il morso del ragno
Il morso del ragno
Maurizio Nocera è da tempo uno dei principali animatori del neo-tarantismo salentino, la cui sorgente principale resta l'opera classica di Ernesto de Martino: La terra del rimorso. Questa opera, divenuta uno dei classici dell'antropologia contemporanea, in effetti ha avuto un destino paradossale: allorquando essa annunciava la probabile fine del tarantismo classico (vale a dire l'elemento essenziale della terapia tradizionale dei tarantolati), da lontano andava crescendo l'attuale corrente del neo-tarantismo, oggi molto affermata a Lecce e nell'intero Salento. Questo neo-tarantismo in effetti si alimenta del ricordo del tarantismo d'altri tempi, facendo spesso rivivere in molte feste e in altre manifestazioni la dimensione musicale, corale e orchestrale. Allo stesso tempo ciò ha dato impulso a molte altre manifestazioni e soprattutto a pubblicazioni dedicate a queste antiche pratiche. La presente opera di Maurizio Nocera s'inscrive in questa corrente culturale, e in più parti è arricchita di nuovi apporti come, ad esempio, l'intervista a Luigi Stifani, divenuto noto in quanto musico-terapeuta di Maria di Nardò e spesso citato da Ernesto de Martino. L'opera di Maurizio Nocera costituisce così un contributo di primo piano a questa corrente culturale molto ricca che va a formare l'identità collettiva di questo Salento a volte assai differente da quello che Ernesto de Martino descrisse nel 1959 e pur tuttavia ugualmente fedele a ciò che era stato anticamente.
Il contributo di Maurizio Nocera prende così il suo posto a volte molto erudito nel panorama delle opere che ricostituiscono ciò che un tempo è stato in questo Sud d'Italia e di quelle - come d'altronde spesso accade anche altrove! - che producono la sua nuova identità.
Georges Lapassade Parigi, 29 marzo 2005
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